In questa guida spieghiamo come e quando potare lo Scotano e gli arbusti spoglianti dello stesso gruppo.
Appartengono a questo gruppo quegli arbusti che vengono potati radicalmente ogni anno all’inizio della primavera, in modo da ottenere il massimo effetto decorativo dal fogliame o, in inverno, dalla corteccia dei fusti. Il procedimento è molto simile a quello descritto per il terzo gruppo. La maggior parte degli arbusti di questo gruppo fiorirebbe sulla vegetazione dell’anno precedente, ma, potati in questo modo, non fioriscono del tutto. Con un nutrimento appropriato le foglie delle varietà a fogliame variegato o purpureo di arbusti come lo scotano (Cotinus coggygria) e il corniolo corallo (Cornus alba) o di quelli come lo scotano d’America (Rhus typhina) coltivati per il colore delle foglie in autunno, saranno due o tre volte più grandi. Anche molti arbusti con una bella corteccia colorata, come il corniolo dai fusti rossi o verdi, alcuni salici e i rovi dai fusti bianchi, si prestano a questa potatura drastica e producono nuovi fusti vigorosi non ramificati dai colori più pronunciati che gli esemplari non potati. L’altezza dell’impalcatura di base può variare a seconda della posizione dell’arbusto. Le eccezioni sono specie come i rovi dai fusti bianchi che non costituiscono una impalcatura legnosa, ma mettono succhioni dalla base della pianta.
Il gruppo comprende
Cornus alba
Cornus stolonifera
Corylus maxima Purpurea
Cotinus coggygria
Rubus cockburnianus
molte specie di Salix Sambucus (varietà a foglie color porpora o giallo oro)
Questo procedimento è usato per accentuare l’effetto decorativo degli arbusti del terzo gruppo che hanno un fogliame colorato o variegato, come lo scotano dalle foglie purpuree (Cotinus coggygria «Foliis Purpureis»). Risulta essere anche molto efficace con il Sambucus aurea e il Corylus purpurea e utile nei giardini piccoli, in cui queste stesse piante non potate sarebbero troppo grandi. La tecnica è molto simile al metodo di potatura del corniolo corallo, ma si possono lasciar crescere un fusto o un gruppo di fusti all’altezza desiderata, prima di capitozzare l’arbusto.
Primo anno
In marzo o all’inizio di aprile, all’impianto di un Cotinus coggygria «Foliis Purpureis», potare tutti i rami principali a cm 30-45, per creare l’impalcatura di base, ed eliminare tutti i getti basali deboli. Ricoprire bene di pacciame.
In luglio-agosto si sono ormai sviluppati dei fusti vigorosi non ramificati con foglie più grandi e più belle di quelle dei cespugli non potati.
Secondo anno
In marzo potare radicalmente la vegetazione della stagione precedente al di sopra di una gemma a cm 3-5 dall’impalcatura: se è necessaria un’impalcatura più alta, potare questi rami all’altezza desiderata. Eliminare il legno in eccesso o debole con il potatore per assicurarsi che i rami dell’impalcatura siano ben distanziati
In luglio-agosto la pianta s’è ormai consolidata e ha un’impalcatura legnosa e molti rami vigorosi.