In questa guida spieghiamo come e quando potare il glicine.
La potatura del glicine sconcerta spesso molti giardinieri, perché i nuovi getti estivi, molto flessuosi, sono estremamente vigorosi, tanto che sembra quasi impossibile tenerli sotto controllo. Si può comunque controllarne e impostarne la crescita in uno spazio abbastanza limitato, benché possano abbarbicarsi per anche più di m 30 su un albero o lungo un muro. Perché questo controllo dia risultati positivi ci vuole molta attenzione da parte del giardiniere, poiché la potatura deve essere eseguita due volte per stagione, per ottenere un buon numero di fiori e per limitare la crescita, per natura vigorosa, della pianta.
Primo anno
Un giovane glicine piantato in inverno o all’inizio della primavera produrrà normalmente uno o due getti basali vigorosi che crescono rapidamente in lunghezza; a questo stadio spuntano pochi getti laterali, a volte non ne spuntano del tutto. Se la pianta è allevata a spalliera per coprire un muro o una recinzione, all’impianto tagliare il fusto principale a cm 75-90 dal suolo. Sarà così stimolato lo sviluppo di due o tre gemme laterali e i nuovi getti dovranno essere fatti crescere nella direzione desiderata: fissare il getto più alto verticalmente e gli altri a un angolo di circa 45°. Se si fanno crescere i rami laterali orizzontalmente, all’inizio la loro crescita può arrestarsi. A questo stadio i rami sono flessuosi e possono essere sistemati con facilità nella giusta posizione sul sistema di sostegno.
Secondo anno e seguenti
L’inverno successivo tagliare il getto guida a cm 75-90 dal ramo laterale più alto con le forbici da potatura. Abbassare i rami laterali a una posizione più o meno orizzontale; contemporaneamente accorciare di un terzo circa il germoglio terminale di questi rami per stimolare altri getti laterali. Un processo di formazione di questo genere viene eseguito anche gli anni successivi per formare un nuovo getto guida verticale e altri getti laterali ben distanziati che diventeranno i rami orizzontali permanenti della spalliera. Impostare la crescita di un nuovo getto guida orizzontale per ogni ramo laterale potato e, all’inizio di agosto, potare i getti laterali e sublaterali in eccesso a cm 15-25 (4-5 foglie) dai rami principali dell’impalcatura, per formare speroni fioriferi. Quest’operazione va eseguita ogni anno finché si ottiene il numero desiderato di rami laterali ben distanziati: Lo scopo sarebbe di ottenere una pianta a spalliera con rami orizzontali a una distanza di non meno di cm 38-45 l’uno dall’altro, in modo che le lunghe infiorescenze pendenti ricadano leggermente dagli speroni senza ammassarsi su quelle dei rami sottostanti. Non appena spuntano altri getti basali, reciderli.
La pianta adulta
Una volta costituita l’impalcatura di base di rami, in modo da ricoprire la zona disponibile, all’inizio di agosto tagliare tutta la nuova parte cresciuta, che può raggiungere persino m 3-3,5 in una stagione, e i rami laterali a cm 15 (4-6 foglie) dai rami principali, per formare speroni fioriferi. Questa potatura estiva è seguita da un ulteriore accorciamento di questi speroni in inverno (dicembre-gennaio) a cm 8-10, lasciando solo due o tre gemme per sperone; i fiori della stagione seguente spunteranno su questi speroni. In inverno si possono distinguere facilmente le gemme a fiore, belle gonfie, dalle gemme di crescita, più piatte, e si può quindi già valutare il potenziale di fioritura.
Un procedimento più laborioso per ottenere più gemme a fiore e per stimolare la formazione di altri getti laterali consiste nel taglio della nuova parte cresciuta a cm 15, a intervalli di due settimane, durante l’estate; una cimatura costante porta ad avere speroni più fitti. Comunque, il glicine può essere coltivato in molti modi e si può allevare non solo a spalliera, ma anche a palmetta, come arbusto basso medio o come siepe seminformale contro muri o recinzioni. Per le piante adulte è usata la stessa tecnica di potatura, ma la formazione iniziale varierà leggermente a seconda del metodo usato. Quando è possibile, va meglio far crescere i rami principali più o meno orizzontalmente, in modo da ottenere il massimo rigoglio.