Le piante da interni si possono potare secondo quattro forme base, e ognuna esige un metodo preciso per ottenere i migliori risultati.
Forma ad albero
È la forma di tutte le piante dotate di rami, come gli agrumi. Il punto in cui un ramo si interseca con un altro ramo è chiamato nodo. Per la pianta è un punto ricco di ormoni che, come per gli esseri umani, sono necessari alla crescita. Quando si pota una pianta con rami, meglio usare le cesoie per tagliare a 45° sopra un nodo. Così facendo favorirete una crescita cespugliosa invece di lasciare che la pianta diventi alta e stecchita (nel mondo delle piante si dice sarmentosa). Quando potate sopra un nodo, da esso emergeranno 2 o più rami (anche fino a 4).
A stelo
Le piante a stelo come la dracena richiedono un approccio diverso. Crescendo, producono un gambo, o un ciuffo di foglie, dallo stelo centrale. Quando il nuovo gambo è appena spuntato, meglio non potarlo e nemmeno tagliarlo trasversalmente. Quando è cresciuto, e al di sotto è già visibile un altro gambo, individuate un nodo e, usando le cesoie, tagliate sopra il nodo con un angolo di 45°. Poi lasciate che il taglio si asciughi all’aria o applicate un po’ di cera per aiutare la ferita a sigillarsi.
A schema circolare
Le palme, le succulente e le piante aeree hanno strati di fogliame che crescono secondo uno schema circolare. Per questi tipi di piante, è naturale che i rami più bassi diventino marroni. Quando succede, provate a strappare via con delicatezza le parti che si sono scurite. Tra le piante con questo tipo di crescita, le succulente sono le più diffuse in appartamento. Forse vi capiterà di notare che non hanno più quelle graziose rosette iniziali e, crescendo, sono diventate troppo sarmentose per i vostri gusti. Con le cesoie, tagliate in qualsiasi punto lungo lo stelo sotto la rosetta.
Piante striscianti
Queste piante, spesso simili al muschio come il genere Selaginella, sono composte da innumerevoli rami minuscoli, ciascuno con il suo apparato radicale. Tenete sotto controllo la loro espansione staccando le foglie con le cesoie, come se doveste spuntare una siepe, finché la pianta raggiunge la lunghezza desiderata.
Molti pensano solo a potare le piante sopra il livello del suolo, senza rendersi conto che gli apparati radicali delle piante dovrebbero riflettere e rispecchiare l’insieme dei rami al di sopra. Le piante con un apparato radicale cavo e rami pesanti sono fuori sincrono. Lo stesso vale per le piante dalla chioma modesta ma con radici molto robuste. Potare le radici compensa i rami, riducendo lo shock e il trauma del trapianto e creando un nuovo equilibrio per la pianta.
Ogni pianta ha un apparato radicale complesso fatto di canali spessi e altri più o meno sottili fino ad arrivare a essere filamentosi. Le radici servono per trasportare l’acqua, i minerali e i nutrienti tratti dal suolo.
Molti giardinieri principianti hanno il terrore di tagliare parte dell’apparato radicale di una pianta, eppure in certi casi è proprio quello di cui la pianta ha bisogno.
RIDIMENSIONARE
Se volete ridimensionare una pianta, dovete ridurre il suo numero di radici per l’acqua. Come quando potate al di sopra del suolo, prendete le cesoie e tagliate al di sotto due radici che si intersecano. Come nei rami, le intersezioni negli apparati radicali segnalano l’esistenza di un nodo. Per imparare a potare gli apparati radicali, potreste esercitarvi con piante poco delicate sotto questo aspetto. L’albero di giada per esempio è particolarmente tollerante; evitate di fare il vostro primo tentativo con un ficus o un cactus, perché richiedono molta più attenzione.
GROVIGLIO DI RADICI
Quando comprate una nuova pianta e la estraete dal vaso, può capitarvi di scoprire che ha le radici aggrovigliate: succede quando sono troppo robuste per quello spazio chiuso e cercano una via di fuga, girando più volte intorno al vaso fino a soffocare la pianta. Trapiantare in un vaso più grande aiuta, ma perché la pianta cresca sana dovrete anche potare il groviglio di radici adeguandolo alle dimensioni della pianta stessa. Con le dita, districate il più possibile le radici, forzando anche un po’ se necessario. Individuate alcune delle radici più grosse per l’acqua e accorciatele perché la pianta possa concentrarsi sul recuperare la salute e rimettersi in pari.
ARMONIA VEGETALE
Tagliare le radici a una pianta la aiuta anche a stare meglio con tutte le altre, specialmente quando è costretta in uno spazio angusto come un acquario o una ciotola. La pianta ragno (Chlorophytum comosum), una delle piante da interni più diffuse, è così prolifica proprio per l’aggressività del suo apparato radicale. Con tutte le sue piantine, si può considerarla la coniglia del mondo vegetale. Potando le radici, la aiuterete a coesistere più armoniosamente con altre piante in un ambiente comune.