In questa guida spieghiamo come e quando eseguire la potatura dei lamponi.
Il lampone è una pianta perenne con fusti biennali. Scopo della potatura è stimolare la crescita di nuovi fusti, ma non troppi, che sostituiscano quelli vecchi dopo che hanno fruttificato e sono deperiti. Ci sono comunque delle differenze tra varietà e fruttificazione estiva o autunnale.
Le varietà che fruttificano in estate sono più diffuse e danno raccolti più abbondanti. La serie moderna, col prefisso Malling (ad es. «M. Promise» e «M. Jewel») fa parte del gruppo a fruttificazione estiva. | frutti crescono sui getti laterali prodotti dai fusti che l’estate precedente sono spuntati direttamente dal sistema radicale. Ne consegue che più lungo è il fusto, più getti laterali fruttiferi ci saranno, sempre a condizione che lo sviluppo non sia stato così rigoglioso da provocare un’eccessiva distanza tra una gemma e l’altra. Poiché le varietà moderne producono fusti fin troppo lunghi, è consigliabile curvarne le estremità in modo che i getti laterali fruttiferi superiori possano essere ancora raggiunti da terra. Questo procedimento è ovviamente migliore della tradizionale potatura di tutti i fusti a un’altezza uniforme di m 1,5. D’altra parte, se i fusti dovessero crescere lentamente, a causa del terreno povero o dell’età avanzata, accorciarli recidendo le estremità più deboli.
Le varietà a fruttificazione autunnale, come «September» e «Zeva», hanno tendenza a fruttificare sulla nuova vegetazione. A chi piace mangiare lamponi freschi in autunno conviene coltivare queste varietà, malgrado il raccolto non sia abbondante come quello delle varietà a fruttificazione estiva. Le varietà che fruttificano in autunno usano le loro energie per produrre fusti annuali piuttosto che biennali. I fusti annuali sono prodotti recidendo tutti i fusti in inverno.
Primo anno
I fusti sani delle varietà estive andrebbero piantati in autunno o inverno. Potarli a cm 25 dal suolo, ma non di più.
La prima stagione non si avranno frutti. Eliminare i fiori che eventualmente spuntassero dai tronconi potati. I nuovi fusti spunteranno da sotto il terreno; se ne crescono troppi, ed è più probabile che questo accada negli anni successivi, diradarli per distanziare di circa cm 10 quelli restanti, i più forti. Alcune varietà sono spinose, quindi per recidere i getti in eccesso conviene usare un paio di guanti. Quando i nuovi fusti cominciano a crescere bene recidere a livello del suolo i tronconi di cm 25 con le forbici da potatura.
In autunno, un anno circa dopo l’impianto, dovrebbe essere spuntata una serie di fusti nuovi. Legarli a un sostegno di pali e fili, il cui filo più alto deve essere a m 1,5-2 dal suolo. Ogni fusto deve essere a una distanza di cm 10 da quello vicino. A questo punto, se la crescita è stata vigorosa, ripiegare le estremità dei fusti formando una serie di archi.
Secondo anno e seguenti
Prima dell’inizio della primavera, circa in febbraio, tagliare tutte le cime deboli o che sono state danneggiate dai venti invernali, lasciando solo legno forte e sano. Se si pota in autunno, si corre il rischio di un ulteriore avvizzimento in inverno. Da questo momento in poi la potatura è semplice: recidere a livello del suolo, il più presto possibile dopo la raccolta dei frutti, i fusti delle varietà a fruttificazione estiva e legare ai fili al loro posto i giovani fusti in via di sviluppo.
Recidere completamente durante la stagione vegetativa i fusti in eccesso, in modo che i rimanenti siano a una distanza di circa cm 10 l’uno dall’altro.