In questa guida spieghiamo come e quando eseguire la potatura dei rovi da more.
Il rovo va in genere in coppia col Rubus loganobaccus, suo stretto parente, ma subisce un trattamento diverso perché è molto più vigoroso e ribelle e, in teoria, la formazione dovrebbe variare leggermente. La maggior parte delle varietà di rovi è piena di spine molto appuntite, quindi per potarli sono necessari guanti pesanti e vecchi stracci. Poiché la potatura dei rovi può essere difficile, conviene far crescere le piante in modo da dover maneggiare i fusti il meno possibile.
Sono illustrati due metodi: il sistema semplice, che ha il vantaggio di richiedere raramente la manipolazione dei fusti, ma in compenso necessita di molto spazio e quindi non è particolarmente adatto per i giardini piccoli; e il sistema a intreccio, che è inteso per sfruttare nel modo più vantaggioso i fusti estremamente lunghi.
Un’altra soluzione è usare la varietà senza spine «Oregon Thornless», che ha il vantaggio di essere più maneggevole. Le more crescono sui getti laterali dei fusti prodotti l’anno precedente, quindi la potatura è relativamente semplice, in quanto si limita all’eliminazione annuale dei fusti che hanno fruttificato e alla formazione dei nuovi fusti giovani che spuntano dalla base della pianta. A volte però spuntano pochi fusti e allora si possono conservare dei fusti sani per una seconda stagione di raccolto, semplicemente accorciando i getti laterali a cm 2-3.
Sistema a Intreccio
Primo anno
Piantare i fusti a una distanza di m 3-3,5 e, per la varietà più vigorose, anche di m 4,5 e accorciarli a cm 25 dal suolo. Far crescere i giovani fusti lungo dei fili o dei pali, non appena spuntano. Non conviene lasciarli crescere a forma libera: è importante stabilire subito chi è il padrone, sin dall’inizio. Alla: fine della stagione vegetativa tagliare le cime più deboli dei giovani fusti accuratamente legati con le forbici da potatura.
Secondo anno e seguenti
L’estate seguente fruttificheranno i getti laterali dei fusti. Contemporaneamente, dalla base della pianta spunteranno nuovi getti vigorosi, che vanno assicurati e diretti, sin dallo stadio iniziale, o di lato o verticalmente e poi lungo il filo più alto, facendo attenzione in entrambi i casi a tenere i fusti fruttiferi separati da quelli nuovi. Dopo la fruttificazione recidere completamente i vecchi fusti e far crescere i nuovi getti al loro posto, spuntando solo le estremità più deboli dei getti. La potatura successiva consiste nel recidere ogni anno i fusti che hanno fruttificato per sostituirli con fusti giovani.
Sistema Semplice
Il sistema di formazione semplice è adatto per e varietà vigorose come «Himalaya Giant» e «Bedford Giant», in quanto i fusti vanno maneggiati una volta sola. Benché sia più semplice del sistema a intreccio, questo sistema occupa molto spazio e non è quindi sempre l adatto per un giardino piccolo. All’impianto, in novembre, la pianta va trattata come nel sistema a intreccio.
Primo anno
In estate, appena spuntano i giovani fusti, legarli ai fili di un robusto sistema di sostegno verso una sola direzione. In quest’anno non si avranno frutti.
Secondo anno
In estate, appena spuntano i nuovi fusti, farli crescere lungo i fili, ma nella direzione opposta rispetto all’anno precedente. Fruttificano i getti laterali dei fusti dell’anno precedente.
In ottobre, dopo la fruttificazione e la raccolta, slegare i fusti che hanno fruttificato e reciderli completamente. Si consiglia di usare guanti pesanti per proteggersi le mani.
Terzo anno
In estate, appena spuntano i nuovi fusti, farli crescere lungo i fili, ma nella direzione opposta rispetto all’anno precedente. Fruttificano i getti laterali dei fusti dell’anno precedente.