In questa guida spieghiamo come e quando potare il Rubus loganobaccus.
Il Rubus loganobaccus è un ibrido tra il rovo e il lampone che si è originato in California verso la fine del 18° secolo. Ha il portamento del rovo e produce frutti simili come forma e colore a quelli del lampone, ma più allungati. Purtroppo in Italia, malgrado sia più prelibato della mora e del lampone, non è ancora molto diffuso. Il Rubus loganobaccus cresce più lentamente del rovo, in quanto è meno vigoroso: le piante di Rubus loganobaccus sono quindi adatte per i giardini piccoli, dove possono essere piantate anche molto vicine.
Primo anno
In novembre piantare i fusti a una distanza di m 2,5, facendo attenzione a distribuire bene le radici, e accorciarli a cm 25 dal suolo. Piantare sempre delle piante veramente sane, poiché purtroppo il Rubus loganobaccus è soggetto all’antracnosi, malattia causata dal fungo Elsinoe veneta, che si trasmette anno dopo anno dai fusti vecchi ai nuovi, in quanto le spore del fungo cadono, a seguito di piogge, dai fusti malati sui giovani getti che spuntano dalla base. È quindi importante far crescere il Rubus loganobaccus in modo che i nuovi getti si trovino sopra o a lato dei vecchi fusti.
Questo è reso possibile da un sistema a palmetta; poiché il Rubus loganobaccus non fruttifica il primo anno, i fusti prodotti la prima estate vanno distribuiti a ventaglio, man mano che si sviluppano.
Secondo anno e seguenti
In primavera potare i fusti a circa m 1,5. Guidare i nuovi fusti dal momento in cui spuntano dalla base verso la parte centrale della palmetta e poi ‘ lungo l’ultimo filo. In autunno recidere completamente i vecchi fusti che hanno fruttificato e bruciarli. Slegare i nuovi rami fatti crescere verticalmente al centro e lungo l’ultimo filo e disporli a ventaglio nella posizione in cui fruttificheranno.
In primavera spuntare le estremità più deboli con le forbici per stimolare la crescita di nuovi getti laterali fruttiferi durante l’estate. Il modo più efficace di mantenere i Rubus loganobaccus fruttiferi è di prevenire l’antracnosi e per ottenere questo bisogna partire da una pianta sana e saperla guidare e potare nella maniera giusta. E consigliabile nebulizzare la pianta di poltiglia bordolese o con un anticrittogamico liquido a base di rame immediatamente prima della fioritura e dopo la fruttificazione.