In questa guida spieghiamo come e quando potare il ciliegio.
Ci sono due tipi di ciliegi coltivati per i frutti ed è importante distinguerli, in quanto fruttificano diversamente e quindi richiedono potature diverse
I ciliegi a frutto dolce formano alberi grandi e sono lenti nel cominciare a dare raccolto. Fruttificano principalmente su corti speroni naturali del legno di due anni o più. Gli amareni o ciliegi a frutto acido cominciano a fiorire solo a tre o quattro anni e sono di dimensioni molto minori. Il frutto è prodotto sulla vegetazione della stagione precedente con qualche grappolo sporadico su speroni di legno più vecchio.
Potatura ciliegi a frutto dolce
I ciliegi a frutto dolce allevati ad albero non sono consigliabili per i giardini piccoli o anche di dimensioni medie: un esemplare raggiunge più o meno m 12 ponendo quindi non pochi problemi di spazio. Un altro problema è che tutti i frutti prodotti sono immediatamente divorati dagli uccelli del luogo. Inoltre, tutti i ciliegi a frutto dolce sono completamente autosterili e, per avere dei frutti, bisogna piantare almeno due varietà compatibili, in modo da rendere possibili l’impollinazione incrociata e la fertilizzazione. Ci sono comunque speranze che nel prossimo futuro sia disponibile un nuovo portainnesto, «Colt», per alberi a sviluppo ridotto, che sostituisca l’attuale portainnesto vigoroso (F 12/1) che è in commercio. Rimane il problema dell’impollinazione incrociata, per cui bisogna piantare due o più varietà compatibili, ma perlomeno le piante coltivate col nuovo portainnesto saranno meno robuste.
Alberi a fusto medio e a vaso
I fortunati che hanno abbastanza spazio disponibile in giardino per piantare due o più ciliegi a frutto dolce possono allevarli come alberi a fusto medio o medio-basso o potarli a vaso. Di qualsiasi lunghezza sia il fusto nudo è consigliabile avere degli alberi innestati piuttosto in alto, nel punto da cui si dipartono i rami di prim’ordine. Questi alberi avranno il vantaggio di essere meno attaccati dal cancro batterico, malattia che può essere molto fastidiosa. La formazione e la potatura dei ciliegi a frutto ‘dolce a fusto medio o potati a vaso sono molto simili a quelle dei susini. La formazione dell’impalcatura di rami permanenti è esattamente la stessa e dopo quattro o cinque anni non è più necessario potare i getti guida. Un albero che cresce bene produce getti di cm 60- 90 su cui si formano spontaneamente speroni con gemme a frutto. Gli alberi maturi avranno bisogno di una potatura minima, semplicemente l’eliminazione dei rami malati o danneggiati oltre che dei rami disordinati o troppo fitti che impediscono all’aria di circolare liberamente attraverso l’albero. Eliminare subito eventuali succhioni dal portainnesto. Eseguire la potatura in estate per ridurre il rischio di mal del piombo e ricoprire immediatamente i tagli con un prodotto cicatrizzante.
Piramide e cordone
I ciliegi a frutto dolce sono stati allevati anche a piramide e persino a cordone obliquo, ma il portainnesto vigoroso rende necessaria una costante attenzione per la potatura e dopo qualche anno possono sfuggire al controllo.
Palmetta
I ciliegi a frutto dolce allevati a palmetta contro un muro vanno bene anche per un giardino medio, ma c’è sempre bisogno di due varietà compatibili, assegnando a ognuna uno spazio di m 4,5-6. La formazione è esattamente la stessa dei peschi a palmetta, per costituire l’impalcatura di base. Come per i peschi, eseguire la potatura di base dei ciliegi a palmetta all’inizio della primavera, quando comincia lo sviluppo, e non in inverno, come per i meli. |I ciliegi a frutto dolce cresceranno anche più vigorosi dei peschi e il primo anno possono formarsi persino tre o quattro getti vigorosi. Durante i primi tre anni di formazione può essere necessaria una potatura radicale, per costituire un’impalcatura ordinata con rami uniformemente distanziati, ma in seguito i getti guida, dopo aver raggiunto la cima del muro o della struttura di sostegno, richiederanno una potatura molto leggera. Possono essere tagliati fino a un ramo laterale debole sottostante se c’è un getto ben formato o, spazio permettendo, fatti crescere orizzontalmente lungo un filo. La formazione orizzontale rallenta la crescita e favorisce lo sviluppo di getti laterali. A tempo debito si può tagliare il getto guida fino a uno di questi rami laterali.
La pianta matura sui rami della palmetta si formano molti speroni a frutto e relativamente pochi getti laterali. In estate recidere completamente i getti patenti o che crescono verso i muri; tempo permettendo, questi getti possono essere staccati amano prima che crescano più di cm 1 circa. Cimare gli altri getti laterali, se non servono per riempire i vuoti nell’impalcatura, quando hanno prodotto 4-6 foglie (circa cm 15) in modo che si formino speroni a frutto. In settembre, dopo che la crescita ha rallentato, potare a cm 8-10 i rami laterali cimati. Questi speroni produrranno gemme che fruttificheranno l’anno seguente. Eliminare rigorosamente i rami malati o danneggiati. A volte, sulle piante vecchie, un ramo della palmetta va sostituito: legare un getto laterale adatto nella giusta posizione e, a fine estate, tagliare il ramo moribondo a livello del fusto. Ricoprire immediatamente la superficie tagliata con un prodotto cicatrizzante per evitare il rischio di infezioni. Se un ciliegio a frutto dolce allevato a palmetta è troppo vigoroso e fruttifica insufficientemente, si può ricorrere alla potatura delle radici (ved. pagg. 128-129). Come alternativa, dove quest’operazione è pratica, vale la pena di tentare di rimediare alla situazione prima di tutto abbassando i rami e portandoli dal loro angolo di 45° a una posizione quasi orizzontale. Questo dovrebbe favorire la formazione di speroni a frutto, inibendo la crescita terminale.
Potatura amarene
Le amarene, o ciliegie acide, sono impiegate per scopi culinari diversi dalle ciliegie dolci (che sono coltivate come frutto da tavola) e vengono usate soprattutto per marmellate e per torte, anche se, lasciandole maturare completamente, possono essere gradevoli anche come frutto da tavola. Gli amareni sono meno vigorosi dei ciliegi a frutto dolce e la maggior parte delle varietà sono anche autofertili, il che significa che, se lo spazio è limitato, basta piantare un solo esemplare. Gli amareni impollinano anche certi ciliegi a frutto dolce, quindi un unico ciliegio a frutto dolce, come il «Bigarreau Napoleon» può essere coltivato vicino a un amareno, ottenendo frutti da entrambi. Un altro punto a loro favore è la capacità di crescere e fruttificare felicemente anche se esposti a nord, benché purtroppo agli uccelli piacciano i loro frutti tanto quanto le ciliegie dolci e quindi è essenziale una protezione. I fiori e i frutti sono prodotti dalla vegetazione dell’anno precedente e la potatura degli amareni adulti si basa sulla necessità di fornire una quanità regolare di getti di rinnovamento per sostituire le branche fruttifere. Gli amareni possono essere allevati sia a palmetta che a vaso.
Palmetta a branche inclinate
La formazione di base è esattamente uguale a quella dei peschi. Fare attenzione a potare drasticamente i getti guida i primi anni di formazione, in modo da ottenere una chioma ricca di rami che si dipartono tutti da uno stesso punto, come per i peschi e i ciliegi a frutto dolce. La potatura della palmetta adulta è molto simile a quella del pesco allevato a palmetta: per entrambi è necessaria una quantità costante di giovani getti di sostituzione che fruttifichino la stagione successiva. Questi vanno fissati quando raggiungono qualche centimetro di lunghezza, mentre sono ancora flessibili, in quanto si romperebbero una volta induritasi la base. Purtroppo alcuni amareni hanno una crescita relativamente debole e le branche laterali fruttifere non producono facilmente getti sublaterali vicino alla base, che possano essere fatti crescere come getti di sostituzione. Se non si potano queste branche laterali fruttifere e non si formano getti sublaterali, esse diventano sempre più lunghe, con la base spoglia e fioriscono e fruttificano solo all’estremità della vegetazione di un anno. Per ottenere una palmetta bella ricca di rami giovani, è in genere necessario potare ogni stagione in marzo-aprile alcuni dei rami più lunghi e più vecchi con una motosega da potatura fino a cm 8-10 dalla base, per stimolare le gemme di crescita basali a produrre giovani getti vigorosi che fruttificheranno la stagione seguente. Se i tronconi non producono nuova vegetazione e avvizziscono, reciderli completamente e spennellare il taglio con un prodotto cicatrizzante per evitare malattie.
Vaso
La formazione iniziale di un amareno allevato a vaso è molto simile a quella di un susino a vaso. Si fa generalmente crescere l’albero su un fusto nudo di circa cm 75, potando per i primi quattro-sei anni all’inizio della primavera, quando comincia la crescita, tutti i getti guida, per costituire l’impalcatura. Gli alberi maturi fruttificheranno sulla giovane vegetazione della stagione precedente. La potatura consiste nel taglio di una parte delle branche più vecchie fino ai getti laterali di un anno 0 ai giovani getti che si formano in marzo aprile, in modo da continuare a sostituire la vegetazione più vecchia. Questo diradamento della vegetazione più vecchia va bene per alcuni anni, ma non sempre è facile mantenere la produzione di giovani getti vigorosi senza potare fino al legno vecchio e spoglio. Le piante di dieci anni o più possono quindi aver bisogno di un trattamento di rinnovamento più drastico, per un periodo di tre anni. Potare i rami principali a circa cm 90, in modo che siano prodotti nuovi getti vigorosi di sostituzione. Il raccolto sarà ovviamente ridotto finché la vegetazione di sostituzione, cresciuta in lunghezza, non comincia a fruttificare. È molto meglio eseguire quest’operazione di rinnovamento a metà estate, per evitare il mal del piombo; ricoprire tutte le superfici tagliate con un prodotto cicatrizzante appena dopo la potatura.